La tendinite del polso è un processo infiammatorio acuto o cronico che colpisce un tendine e/o la guaina sinoviale che lo riveste ( in questo caso si parla di tenosinovite). Si tratta di una condizione che, senza adeguato trattamento, tende a cronicizzare e a determinare dolore e limitazione dell’attività funzionale del polso, rendendo difficoltosi i gesti quotidiani connessi all’uso della mano.
Anatomia
I tendini sono bande di tessuto connettivo fibroso che congiungono i muscoli alle ossa: in particolare nel polso, congiungono i muscoli estensori delle dita e i muscoli flessori delle dita alle ossa della mano.
I tendini di questi muscoli sono rivestiti da guaine sinoviali che hanno lo scopo di favorire lo scorrimento dei tendini e di contribuire alla loro nutrizione (grazie al liquido sinoviale); inoltre i tendini a livello del polso scorrono in canali osteofibrosi rinforzati da retinacoli e pulegge ( bande fibrose che formano un ponte entro il quale scorrono uno o più tendini) che hanno lo scopo di amplificare la forza trasmessa dai muscoli. L’infiammazione di un tendine e/o della sua guaina sinoviale genera spesso un conflitto all’interno delle pulegge e dei retinacoli che lo ospitano, provocando dolore, rigidità e compromissione funzionale dei movimenti.
Si distinguono due grandi gruppi di tendini:
I Tendini dei muscoli flessori , tra cui il flessore radiale del carpo, il flessore ulnare del carpo e i flessori delle dita: questi ultimi si trovano sul lato del polso rivolto verso il palmo della mano, sono due per ciascun dito ( flessore profondo e flessore superficiale) ad eccezione del pollice che ne ha solo uno. Questi tendini a livello del polso sono accolti nel tunnel carpale, il più grande canale osteofibroso della mano che ospita anche il nervo mediano. La tenosinovite dei muscoli flessori produce una tumefazione dolorosa sul lato del polso rivolto verso il palmo della mano e se avviene all’interno del tunnel carpale può contribuire alla compressione del nervo mediano ( sindrome del tunnel carpale).
I Tendini dei muscoli estensori delle dita: transitano sul lato dorsale del polso e sono ben visibili sul dorso della mano. Questi tendini sono raggruppati in sei compartimenti, dal primo in corrispondenza del pollice fino al sesto verso il lato ulnare del carpo (dopo il mignolo). Sebbene tutti i compartimenti degli estensori possano essere interessati da tenosinoviti, soprattutto in presenza di malattie come l’artrite reumatoide e l’artrosi , il primo compartimento è il più frequentemente colpito, anche perché il pollice è utilizzato in moltissime attività manuali: è questo il caso della tenosinovite di De Quervain , in cui l’infiammazione dei tendini che estendono ed abducono( allontanano) il pollice della mano, determina dolore intenso alla base del pollice e difficoltà nel compiere movimenti di presa e semplici attività quotidiane.
Cause e fattori di rischio
Molte cause concorrono a scatenare episodi di tendinite del polso, anche in modo concomitante per cui si parla di tendiniti multifattoriali, tra cui:
- fattori anatomici ( stenosi, fratture, alterazioni congenite)
- fattori degenerativi ( legati all’età)
- la ripetizione protratta nel tempo di alcuni movimenti della mano e delle dita
- la presenza di malattie come l’artrite reumatoide e la gotta
- i sovraccarichi funzionali improvvisi
I soggetti a rischio di sviluppare tendinite del polso sono rappresentati da chi svolge:
- Attività sportive che richiedono uso del polso , come il tennis , il golf, ecc
- Attività lavorative che richiedono movimenti del polso ripetitivi e protratti nel tempo ( uso del computer, uso di macchine per cucire o di strumenti come i martelli pneumatici )
- Esercitazioni musicali con strumenti che richiedono uso delle mani
- Attività di cura di un neonato ( tenere sempre in braccio un neonato)
Sintomi
La tendinite al polso è una patologia dolorosa: il dolore può essere di vario grado in base alla severità dell’infiammazione/degenerazione e può esacerbarsi con alcuni movimenti o essere costante nell’arco della giornata. Oltre al dolore, si avverte una certa rigidità dell’articolazione soprattutto alla ripresa del movimento dopo un periodo di riposo e può essere presente un leggero gonfiore a livello dell’articolazione dove transita il tendine, dovuto all’infiammazione secondaria dei tessuti peri-articolari. Alcune semplici attività quotidiane che richiedono movimenti del polso e delle dita vengono rese difficoltose a causa del dolore e della rigidità avvertita.
Nella tendinite di De Quervain il dolore è localizzato alla base del pollice, 2 cm prima del polso sul lato interno del polso e può propagarsi fino all’avambraccio. Inoltre può essere presente una cisti mucosa sulla puleggia e il polso può apparire gonfio, caldo ed arrossato. Nelle tendiniti dei tendini dei muscoli flessori delle dita il dolore e la tumefazione possono associarsi a difficoltà ad impugnare oggetti e a formicolii ed intorpidimenti delle dita causati dalla compressione del nervo mediano.
Diagnosi
Alla visita clinica, il medico specialista, in base all’anamnesi, alla sede in cui il dolore è percepito e grazie all’esecuzione di alcuni movimenti che scatenano o peggiorano il dolore, è in grado di individuare la patologia. L’ecografia muscolo tendinea è sicuramente il test indicato per evidenziare lo stato infiammatorio/degenerativo delle guaine e dei tendini, mentre la radiografia può essere utile per evidenziare processi artrosici ed alterazioni ossee che possono essere alla base della tendinite.
Terapia
Il primo obiettivo del trattamento di tendinite e tenosinovite della mano è contrastare rapidamente l’infiammazione acuta e favorire il ripristino della fisiologia tendinea. La tendinite di polso viene curata in prima battuta con trattamenti conservativi che prevedono:
- riposo dalle attività scatenanti ( sport, uso di strumenti, ecc)
- crioterapia ( applicazione di ghiaccio sulla sede dolorante per periodi di 15-20 minuti)
- farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS)
- utilizzo di un tutore per polso che sostiene l’articolazione in caso di movimenti ripetitivi alla base della tendinite ed evita che si compiano movimenti di ampiezza eccessiva. A seconda del tipo e del grado di infiammazione possono essere indicate polsiere elastiche in maglia fino ad immobilizzatori corti del polso
- infiltrazioni
- fisioterapia: di grande beneficio possono essere gli esercizi di mobilità e rinforzo della muscolatura e terapie strumentali, quali la tecarterapia, gli ultrasuoni, la magnetoterapia, ecc.
Se la diagnosi e la terapia conservativa sono precoci, esistono grandi probabilità che il tendine guarisca. In caso di diagnosi tardive o di fallimento delle cure conservative, può essere necessaria l’esecuzione della chirurgia, che prevede la pulizia dei tendini e la loro liberazione tramite puleggiotomia o puleggioplastica.
Prevenzione delle tendiniti al polso
Alcuni accorgimenti sono utili per evitare di incorrere in tenosinoviti del polso o in recidive di episodi infiammatori tendinei:
- Evitare movimenti sbagliati del polso
- Indossare tutori per polso nelle attività a rischio
- Effettuare delle pause quando si svolgono attività che richiedono l’uso continuativo delle mani
- Imparare ed eseguire periodicamente esercizi di stretching per il polso.